Mi sento come te, concedimi fiducia

 

Volevo cominciare a commentare i manifesti che appaiono qui a Reggio Emilia riguardo europee e voto comunale, ma già dai primi mi sono arreso. Tutto sommato, nulla di nuovo, nulla di eccessivamente buffo (e di intelligente), quasi nulla di anomalo, insomma un grande dejavu.

Però su questo manifesto mi sono concesso questo post. In generale, i politici sono vittime dei messaggi creati dai pubblcitari, soprattutto in ambiti più locali. E questo di Motti per le europee non penso faccia eccezione. Il messaggio comunicato non è sbagliato, ma mi ha dato una strana sensazione. Cioè, penso che sia stato trattato in malo modo un concetto che ci poteva stare.

Intanto, questo perentorio “Sono come te”…non so, mi ha lasciato perplesso. Tu hai una capigliatura alla Simon Le Bon, che io non ho. Quel sorriso smagliante, la cravatta. Insomma, cos’hai di me? E poi, ancora peggio, “….dammi fiducia”. Cavoli, e “per favore” te lo sei dimenticato? Voglio dire, se me lo chiedevi per favore, ero il primo a dartela. Ma così, che me la vuoi strappare dalle mani, proprio non mi metti nella predisposizione mentale più idonea. Beh, che devo dire. Auguri!

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