Piccolo Museo delle Emozioni Estinte (inaugurazione 17 settembre, Galleria San Francesco – Reggio Emilia) è la mia ultima creatura creativa in fatto di mostre.
E’ un progetto affetto da ricerca cronica ossessivo compulsiva. La ricerca di emozioni estinte è paragonabile alla perdita della sensibilità, per esempio, del senso dell’olfatto, il più antico dei sensi e che col tempio abbiamo disimparato nel suo utilizzo.
Le emozioni non possono forse essere considerate come uno dei sensi? Il settimo dei sensi (il sesto senso, come tutti sappiamo, a parte l’essere il titolo di un film, è quella miscela tra istinto, casualità, fortuna e immaginazione) che, come per gli altri sei, è uno strumento di pura sopravvivenza. Poi noi umani ci abbiamo costruito un castello di connessioni e aspirazioni.L’idea narrativa, quindi, dietro questo progetto è quello di archeologi delle emozioni, biologi ricercatori a caccia di quei modelli percettivi, recettivi e reagenti la cui assenza ha reso le nostre vite più disabili (uso questa parola che sta andando scomparendo, naturalmente in un contesto fuori da quello per il quale sta sparendo).
Il mio sarà un lavoro di ricerca immaginativa, emozioni estinte in mondi non realmente esistenti (oh my god, “realmente” – oh my god “esistenti”!), dopo tutto non posso non rendere onore alla mia traccia nativa onirica, supernatural, di surrealismo magico. Ma la verosimiglianza è quello che conta, riuscire a portare il guardatore alla sospensione della realtà. Il tempo, c’era un tempo in cui il tempo non veniva scandito, fluiva e basta. E gli uomini percepivano se stessi, di conseguenza, come immortali. Avevano tutto il tempo del mondo. Ma questo è solo l’inizio. Il resto lo vedremo il 17 settembre.
dal 17 settembre ore 17:00 per 2 settimane presso
Galleria San Francsco (RE)
Aperta dal mercoledì il pomeriggio
Daniele Lunghini (ideatore)
Francesca Catellani
Susi Alberini Indi Gipsy
Collettivo Condividendo
Davide Artoni
Matteo Bonaiuti
Riccardo Seregon Barbato